Anche quest’anno le verdure sono state la tipologia di alimenti surgelati più consumata dagli italiani: quasi un prodotto surgelato su due, per un totale di 402.450 tonnellate su 841.500 complessive (il 47,8%).
Fresche o da cuocere, già grigliate o spadellate, da riscaldare nel microonde o sul fuoco, le verdure surgelate hanno ulteriormente aumentato la propria diffusione (+1,8% rispetto all’anno precedente) grazie alla capacità di rispondere pienamente alle richieste di consumatori sempre più in linea con le indicazioni dei nutrizionisti (più frutta e verdura, meno carne) e – anche – con i nuovi trend alimentari (vegetariani, vegani, ecc.).
Si tratta dell’ulteriore conferma di quanto gli italiani abbiano ormai perfettamente compreso i plus delle verdure surgelate rispetto a quelle fresche: praticità, lunga durata, zero sprechi e – ultimi ma non per importanza – gusto e qualità nutrizionali del tutto comparabili a quelli dei prodotti freschi con il vantaggio, fondamentale, di poterne usufruire 12 mesi all’anno.
Per quanto riguarda gli apporti nutritivi, ciò che le industrie raccomandano è di rispettare scrupolosamente le indicazioni contenute nella confezione relative alle modalità di cucina. In generale, tali modalità si distinguono in due grandi categorie:
- per verdure quali fagiolini primavera, cuori di carciofo o punte di asparagi, è indispensabile tuffarle in acqua bollente salata da surgelate e lessarle per il tempo indicato (in genere da 2 a 5 minuti) o cuocerle con poca acqua e olio in padella, sempre da surgelate o anche nel microonde;
- per le verdure a foglia come spinaci o bietole, meglio lasciarle a temperatura ambiente per qualche minuto prima di procedere con la cottura, per evitare eccessivi raggruppamenti delle foglie, ma questo dipenderà anche dal tipo di ricetta che abbiamo scelto.
Esiste poi un piatto che le verdure le… mette tutte insieme, in omaggio a una tradizione gastronomica che affonda le radici nell’antica Roma ed è arrivata a oggi. Un piatto che l’industria degli alimenti surgelati ha fatto proprio decretandone un nuovo successo: il minestrone.
Salutare e dietetico ma tutt’altro che triste e insapore. E inconfondibilmente “mediterraneo”: questo è oggi il minestrone, piatto rivalutato da tutti, compresi i grandi chef capaci di realizzare capolavori cromatici e olfattivi che rispondono ai dettami sia della corretta alimentazione sia del gusto, senza i sensi di colpa immancabilmente provocati dall’assunzione di troppe calorie (una porzione di 200 grammi di minestrone ne contiene in media un centinaio).
Ma i “capolavori”, oggi, sono alla portata di tutti grazie all’industria dei cibi surgelati che fa del minestrone uno dei propri “piatti forti”: un mix di verdure a cubetti (fino a 15 e anche di più: patate, pomodori, fagioli, carote, piselli, zucchine, sedano, fagiolini, spinaci, porro, cavolo, cavolfiore, scarola, zucca, erbe aromatiche, e così via) che ha, rispetto a quello preparato fresco, notevoli vantaggi:
- offre verdure ottime anche fuori stagione, raccolte nel loro luogo naturale di coltivazione e al momento ideale di maturazione;
- mantiene immutate, grazie al processo di surgelazione, le loro qualità organolettiche (bontà e freschezza) e nutrizionali (vitamine, fibre, sali minerali, ma anche proteine, calcio, ecc.);
- volendo, oggi si può preparare anche velocemente, pronto in 6-18 minuti, ottimizzando così i tempi in cucina. La preparazione del minestrone fresco richiede, infatti, un lungo procedimento: sciacquare, pulire e tagliare le verdure, ridurle in pezzi più o meno grossi, preparare un leggero soffritto di cipolla, sedano e carota e aggiungere le verdure a seconda del tempo di cottura ed eventualmente legumi e cereali, ecc.
Ha scritto Edoardo Raspelli, uno dei maggiori gastronomi italiani: “I vari tipi di minestrone surgelato offrono al consumatore una scelta estremamente ampia, permettono di gustare ricette ormai difficilmente preparabili in casa, a causa dei tempi sempre più ristretti da dedicare alla cucina, e gratificano in pieno il bisogno di tradizione e di gusto che ognuno di noi conserva, almeno come ricordo, nel potenziale delle proprie opzioni alimentari”.
Beneficiare di questi vantaggi è facilissimo. Basta seguire poche, semplicissime, regole di cottura:
- versate il minestrone ancora surgelato direttamente in una pentola con dell’acqua (il quantitativo esatto è sempre indicato sulla confezione);
- lasciatelo cuocere con coperchio per 20 minuticirca dall’inizio del bollore;
- aggiungete eventualmente una manciata di erbette aromatiche tritate a fine cottura (prezzemolo, basilico, menta, ecc.), per dare ulteriore sapore.
Buon (sano) appetito!