“Si è sempre pensato che surgelare un prodotto faccia perdere i nutrienti. Non è così perché, quando un’azienda surgela un prodotto, prende la materia prima fresca (es. i piselli) e la porta subito ad almeno -18 °C, ma può arrivare fino a -50 °C. Ciò permette che tutto il suo contenuto di nutrienti, fibre, minerali, vitamine, ecc. rimanga intonso e perfetto”.
È quanto ha recentemente affermato il Prof. Giorgio Calabrese (nella foto), dietologo e nutrizionista, nell’ambito della sua rubrica “Fake news sul cibo”, pubblicata su lastampa.it e dedicata a sfatare le non poche false credenze che ancora circolano riguardo alla nostra alimentazione.
La bufala (perché di questo si tratta) che un prodotto surgelato perda parte dei propri nutrienti deriva, spiega il Prof. Calabrese, dalla confusione tra congelamento domestico e surgelazione industriale. La peculiarità di quest’ultima, grazie all’estrema velocità del processo di surgelazione, è che l’alimento “rimane tal quale”.
Lo stesso vale quando tiriamo fuori dal freezer l’alimento surgelato che abbiamo acquistato, per prepararlo al consumo: “Se lo scongeliamo bene – conclude – a parte una percentuale minima di acqua, non si perde nulla dei nutrienti originari”. Zuccheri, proteine, fibre, vitamine e quant’altro così erano al momento della raccolta e così li ritroviamo al momento del consumo.