Le fake-news sugli alimenti surgelati e sull’alimentazione in generale si diffondono sempre più numerose e veloci, creando confusione e allarmismo tra i consumatori e influenzando negativamente il loro rapporto con il cibo. Per questa ragione, l’Ordine Nazionale dei Tecnologi Alimentari (OTAN) ha organizzato a Milano, il 23 ottobre 2024, il Workshop “Tecnicamente falso”, con il patrocinio dell’Associazione Italiana Stampa Agroalimentare (ASA).
Il workshop ha riunito giornalisti, divulgatori scientifici e professionisti della comunicazione per sottolineare l’urgenza di contrastare il fenomeno delle “bufale sul cibo”. E ha ribadito il ruolo dei tecnologi alimentari nella lotta alla disinformazione e nella promozione di una cultura alimentare consapevole e basata su evidenze scientifiche.
5 bufale sul cibo (di cui una sugli alimenti surgelati) sfatate dai tecnologi alimentari
- I gelati e gli alimenti surgelati contengono pochi conservanti: FALSO – Spiega Maria Manuela Russo, Vicepresidente OTAN: “Gelati e surgelati di conservanti non ne contengono proprio. Pochi lo sanno, ma aggiungere conservanti a gelati e surgelati è vietato: il freddo è il solo conservante ammesso”. Inoltre, le odierne tecniche di surgelazione industriale degli alimenti consentono “sia di prolungarne la shelf life (a garanzia anche di un minore spreco), sia di mantenere al meglio le caratteristiche nutrizionali e sensoriali dei prodotti, garantendone la massima sicurezza”.
- Le materie prime italiane sono sempre migliori di quelle estere: FALSO – “Alcuni alimenti cari alle nostre tavole sono frutto di ingredienti di cui l’Italia non è autosufficiente”, avverte Serena Pironi, divulgatrice scientifica. “Una materia prima è sicura se rispetta i rigorosi requisiti stabiliti dalla normativa europea e nazionale, indipendentemente dalla sua origine”.
- Gli alimenti confezionati sono meno genuini di quelli fatti in casa: FALSO – Il concetto di “cibo genuino”, puntualizza Laura Mongiello, Presidente OTAN, nei prodotti confezionati implica che “l’alimento sia autentico non adulterato, sicuro per la salute umana e conforme alle norme di etichettatura e trasparenza, oltre che agli standard di qualità previsti”: requisiti non garantiti a livello domestico.
- Gli alimenti ottenuti senza additivi sono più sani: FALSO – Per Dario Posillipo, Consigliere OTAN, “l’uso degli additivi è normato rigidamente a livello europeo: esiste una lista delle sostanze ammesse”, comprendente “solo gli additivi che abbiano superato una quantità di verifiche della loro sicurezza”. Inoltre, molti additivi si usano anche in cucina, come il succo di limone, utilizzato pure dall’industria per le sue proprietà antiossidanti.
- Nelle mense scolastiche si utilizzano in genere ingredienti di bassa qualità: FALSO – Risponde Corrado Giannone, Consigliere OTAN: “I requisiti di qualità dei prodotti serviti nelle mense scolastiche sono concordati con il Comune, sulla base di un capitolato di fornitura che specifica dettagliatamente le caratteristiche degli alimenti e il modo in cui vengono lavorati e serviti”.