NEL 2016 I SURGELATI FINISCONO NELLE TAVOLE DI QUASI TUTTI GLI ITALIANI

Nel 2016 sono state 24 milioni 652 mila (il 95,5% del totale) le famiglie che hanno consumato prodotti surgelati, e lo hanno fatto in media due volte al mese (24 acquisti all’anno). Il consumo pro-capite annuo si è attestato a 13,69 chili, contro i 13,55 del 2015 (+1%).

Sono numeri ancora distanti da quelli registrati nel resto d’Europa: in Gran Bretagna, Germania e Scandinavia le punte di consumo pro-capite superano i 45 chili. Va però ricordato che Paesi mediterranei quali Italia, Francia, Spagna e, in parte, la Grecia hanno a disposizione mate- rie prime fresche in quantitativi nettamente superiori a quelli del Nord Europa.

NEL 2016 IL POTERE D’ACQUISTO DELLE FAMIGLIE ITALIANE È TORNATO A CRESCERE

Per comprendere l’evoluzione dei consumi di surgelati nel nostro Paese nell’ultimo anno, occorre ricapitolare brevemente il quadro economico e sociale in cui questi si sono inseriti.

Il 2016 è stato un anno di ripresa per il potere d’acquisto delle famiglie italiane che, secondo l’Istat, è aumentato dell’1,6% rispetto al 2015. Incremento analogo ha registrato il reddito delle famiglie stante la stagnazione dei prezzi al consumo, che hanno registrato una variazione del -0,1% rispetto al 2015 (Indice NIC Istat 2016 vs 2015). La spesa per i consumi è aumentata dell’1,3%, meno cioè

del reddito disponibile, a conferma della perdurante cautela degli Italiani nelle proprie decisioni di acquisto dopo una crisi economica quasi decennale.

È vero, infatti, che nel 2016 il Paese ha accelerato il percorso di ripresa (+1% di Pil) profilatosi nel 2015 (+0,7%). Ma ciò non può far dimenticare che il calo complessivo del PIL accumulato sull’intero arco 2007-2014 aveva raggiunto il punto massimo di 9,3 punti. Per cui, malgrado i recenti recuperi, esso accusava ancora, a fine 2016, un saldo negativo di oltre 7 punti.

I CONSUMI ALIMENTARI HANNO FRENATO LA DISCESA, PRONTI A RIPARTIRE

L’andamento della spesa delle famiglie per acquisti agroalimentari è stato lievemente riflessivo, registrando a consuntivo una contrazione rispetto al 2015 pari a -0,5 punti percentuali, sia a volume sia a valore (Ismea, “I consumi domestici delle famiglie italiane, gennaio-di- cembre 2016”).

Non si tratta di una sorpresa: a partire dal 2007, anno d’inizio della crisi economica, la diminuzione dei consumi alimentari è stata pressoché costante e marcatamente superiore a quella dei consumi totali: fra il 2007 e il 2015, secondo l’ufficio studi Federalimentare, la discesa a valore dei consumi di cibi e bevande è stata pari al -15,0%, con una media annua del -1,9%, a fronte di una diminuzione del -7,0% dei consumi totali (media annua -0,9%). Più del doppio.

Rispetto agli anni precedenti, dunque, nel 2016 la discesa dei consumi alimentari ha rallentato lasciando prefigurare l’avvio – finalmente – di un’inversione di tendenza. In questo contesto, i consumi dei prodotti surgelati hanno registrato un andamento più dinamico di quello dei consumi alimentari.

I CONSUMI DEI PRODOTTI SURGELATI HANNO FATTO MEGLIO DI QUELLI ALIMENTARI

824.480 tonnellate di prodotti surgelati consumati, rispetto agli 824.195 registrati nel 2015, pari ad un aumento dello 0,1%: questo il risultato complessivo registrato in Italia dal settore nell’anno 2016. Dunque una sostanziale stabilità, intonata a una leggera ripresa, rispetto al 2015.

Il dato deriva da una ulteriore, lieve diminuzione del canale Retail – che rappresenta quasi il 63% totale -, sceso da 518.595 a 515.480 tonnellate (-0,6% sul 2015), e da un aumento del canale Catering, salito da 305.600 a 309.000 tonnellate (+1,1%).

L’andamento del Retail (-0,6%) è analogo a quello dei consumi alimentari delle famiglie (-0,5%). Ciò conferma come i prodotti surgelati costituiscano ormai una componente strutturale e dunque un “termometro” fedele dei consumi degli Italiani.

Il canale Catering ha avuto un andamento in linea con quello dei consumi alimentari fuoricasa che, secondo il Rapporto FIPE 2016, sono aumentati dell’1,1% e, oggi, valgono il 35% del totale.

CONSUMI DI PRODOTTI SURGELATI (RETAIL + CATERING)

Raffronto con l’anno precedente
Anno 2016 VS 2015

Categorie merceologiche In Tonnelate Variazione
2016 2015 Assoluta Percentuale
Vegetali 395.500 393.200 +2300 +0,6
Patate 143.900 146.400 -2500 -1,7
Prodotti ittici 108.000 108.500 -500 -0,4
Carne rossa 8.850 9.400 -550 -5,8
Carne bianca 17.450 18.550 -1100 -5,9
Paste semilavorate 3.750 4.150 -400 -9,6
Pizze e snacks 89.600 86.000 +3600 +4,2
Piatti ricettati 44.650 45.100 -450 -0,1
Desserts 7.050 7.035 +25 -0,2
Frutta 1.830 1.610 +220 +13
Altro 3.900 4.250 -350 =
Totale 824.480 824.195 +285 +0,1

Scarica la tabella in pdf

APPROFONDISCI

Dati 2016

Rapporto sui consumi dei prodotti surgelati 2016 Scarica il pdf

Consumi di prodotti surgelati – Retail 2016 vs 2015 Scarica il pdf

Consumi di prodotti surgelati – Catering 2016 vs 2015 Scarica il pdf

Consumi di prodotti surgelati (Retail + Catering) 2016 VS 2015 Scarica il pdf

Consumo Pro Capite 2016 (Retail + Catering) Scarica il pdf

Consumi di prodotti surgelati dal 1982 al 2016 (Retail + Catering) Scarica il pdf

Andamento Consumi del Canale Retail

Andamento Consumi del Canale Catering