Il Presidente IIAS stila un bilancio dell’andamento del settore nel 2020 e ne delinea le prospettive per l’anno in corso sia in casa sia – soprattutto – fuori casa
- Con la pandemia gli italiani hanno riscoperto il valore dei surgelati: non solo pratici e versatili, ma di altissima qualità.
- I consumi sono aumentati del +5,5% rispetto al 2019 e segnato il record di consumi pro capite in Italia: oltre 15 chili in un anno.
- Ma accanto a questo si è registrato il crollo del fuoricasa: -37% a causa delle prolungate chiusure di bar, ristoranti, mense aziendali e scolastiche.
- Le esigenze salutistiche sono state un driver primario della crescita dei consumi domestici: in forte aumento quelli di vegetali e prodotti ittici.
- Un altro driver è stato la voglia di piatti e alimenti della nostra tradizione mediterranea: paste fresche e ripiene, patate ma anche pizze, snack, focaccine…
- Grazie ai surgelati abbiamo potuto così recuperare parte di quella convivialità che stavamo forzatamente perdendo.
- La surgelazione moderna è la tecnica che consente di conservare al meglio le caratteristiche nutrizionali e organolettiche di un alimento.
- L’agroalimentare italiano è un punto di forza riconosciuto in tutto il mondo. Con i surgelati il nostro export di prodotti alimentari si sta allargando.
- Un esempio? L’export di pizze surgelate con prodotti di carne negli Stati Uniti, grazie a un accordo commerciale promosso da Unione Italiana Food con il sostegno delle Istituzioni italiane.
- Nel 2021 si conferma il crescente apprezzamento dei surgelati da parte degli italiani nei consumi domestici.
- Ciò che ora ci aspettiamo e auspichiamo è un decisa ripresa dei consumi dei surgelati anche fuori casa.
- Ci sono tutte le condizioni per considerare, finalmente, anche fuori casa i surgelati garanzia di qualità tanto per i ristoratori quanto per i consumatori.