Lo spreco alimentare domestico in Italia è sceso del 25% in un solo anno: da 6,6 euro a 4,9 euro a settimana per famiglia, per un totale annuo di 6,5 miliardi di euro contro gli 8,4 del 2018. E il merito, ricorda IIAS, è anche dei surgelati.
La buona notizia è stata resa pubblica dall’Osservatorio Waste Watcher di Last Minute Market/Swg nel corso della settima Giornata Nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare, promossa dalla campagna Spreco Zero con il patrocinio dei Ministeri dell’Ambiente, della Salute e degli Affari Esteri.
Il Rapporto Waste Watcher 2020 misura lo spreco percepito, mentre quello effettivo viene calcolato dal Progetto Reduce dell’Università di Bologna-Distal con il Ministero dell’Ambiente e la campagna Spreco Zero. Nel 2017, è risultato di 8,70 euro a settimana per famiglia, per un costo complessivo annuo di 11,5 miliardi. L’aspettativa è che la prossima rilevazione confermi anche il calo dello spreco effettivo.
Al dato ha certamente contribuito il consumo di prodotti surgelati poiché, secondo lo stesso Progetto Reduce, appena il 2,5% degli sprechi alimentari domestici è costituito dai surgelati.
I VANTAGGI ANTI-SPRECO DEI CIBI SOTTO ZERO
I vantaggi degli alimenti surgelati sono molteplici:
- la lunga durata di conservazione permette di utilizzarli per molto tempo (fino a 18 mesi) prima che si deteriorino;
- c’è un maggior controllo nelle porzioni e nelle quantità: si usa solo ciò di cui si ha davvero bisogno, e il resto si può riporre in freezer per consumarlo in futuro;
- la quantità acquistata corrisponde a quella che si mangia: niente sbucciature, spinature, lavaggi e pochissimi scarti in casa. Si consuma tutto ciò che si acquista ed è anche più facile fare la raccolta differenziata;
- si riduce il consumo di acqua in casa, perché gli ortaggi sono già lavati e puliti, e di energia per la cottura dei cibi, perché i tempi di preparazione sono nettamente più brevi.