Orogel è uno dei protagonisti in Italia nel mercato dei vegetali surgelati. Nel 2017 ha festeggiato i 50 anni di vita con 230 milioni di euro di fatturato (+10% sul 2016) e 110 mila tonnellate di prodotto commercializzato. “Oggi – spiega il Direttore Marketing Luca Pagliacci – Orogel è un marchio conosciuto in tutta Italia come sinonimo di sicurezza e genuinità. Tra i fattori che più hanno inciso sui nostri risultati al primo posto ci sono le persone: dai soci produttori (oltre 1.600 agricoltori), che coltivano le verdure seguendo il ritmo della natura e nel suo completo rispetto, a tutto il personale che lavora nei nostri stabilimenti usando cura e attenzione in ogni fase produttiva, passando per il nostro sistema di ricerca e sviluppo, sempre attento a cogliere e spesso anticipare le nuove tendenze del mercato”.
D. I vegetali surgelati rappresentano circa la metà degli alimenti surgelati consumati in Italia, e Orogel ne copre tutti i segmenti. Quali sono i vostri prodotti di punta?
R. Nei vegetali freschi surgelati la nostra quota a volume è del 13,7%; nel dettaglio, registriamo una quota del 18,8% per gli spinaci e del 30,7% per i carciofi. I numeri cambiano per il segmento dei primi piatti: il 34,9% di quota a volume per la gamma dei Verdurì (i passati di verdura in gocce), il 23,7% per i minestroni e il 18,9% per la gamma di Virtù di Zuppa (6 diverse referenze a base di legumi e cereali). Nella gamma dei passati di verdure il nostro prodotto di punta è Verdurì Verdure Scelte, seguito da Verdurì Leggerezza, senza sale e grassi aggiunti, ideale per chi segue un’alimentazione leggera. Nella gamma delle zuppe, invece, Virtù di Zuppa Leggerezza e Virtù di Zuppa Orzo e Funghi sono i due prodotti più amati dai consumatori.
D. I surgelati storicamente sinonimo di innovazione nei consumi alimentari. Che cosa significa per Orogel innovazione?
R. Per noi innovazione vuol dire in primis dare vita a prodotti in grado di corrispondere sempre più e meglio alle richieste del mercato anticipandone, per quanto possibile, le attese. Innovazione significa anche prestare un’attenzione costante a tutte le novità disponibili, non solo di prodotto ma anche di tecnologie, per efficientare il nostro sistema produttivo in termini sia di risparmio energetico sia di riduzione delle emissioni. Ancora, l’innovazione è il motore che ci ha spinto a ritornare sul campo per favorire tra i nostri soci produttori processi di agricoltura sostenibile. Possiamo dire quindi che le risorse investite sono tutte dedicate in qualche modo all’innovazione.
D. Innovazione, per il consumatore, è soprattutto ampliamento continuo dell’offerta. Con quale frequenza lanciate i vostri nuovi prodotti?
R. Ogni anno abbiamo due flight distinti riservati al lancio di nuovi prodotti, sia per il canale retail sia per quello food service. In primavera presentiamo alla forza vendita i prodotti che saranno disponibili nei banchi a partire da settembre; a dicembre presentiamo le referenze che saranno presenti da marzo-aprile.
D. Come stanno cambiando le richieste dei consumatori in materia di vegetali surgelati?
R. I consumatori, già da qualche anno, appaiono sempre più orientati a scegliere prodotti non solo ad alto contenuto di servizio, ma anche e soprattutto sani, sicuri e alleati del benessere. Orogel, per sua natura, è stata capace di intercettare queste esigenze ampliando ogni anno la gamma della linea Il Benessere: dalle zuppe ai passati di verdura, dai mini burger all’ultima novità Virtù di Brodo, il primo brodo vegetale in gocce, senza sale con l’84% di verdure.
D. Quali sono le politiche di Orogel in materia di qualità delle materie prime, catena del freddo, controlli di qualità lungo tutta la filiera, comunicazione e trasparenza verso il consumatore finale?
R. La nostra filiera è caratterizzata da controlli rigorosi, che seguono scrupolosamente il nostro disciplinare, dalla semina alla surgelazione. Quando scegliete i prodotti a marchio Orogel gustate prodotti di sicura qualità: senza additivi e conservanti, senza insaporitori, sono studiati per essere a etichetta corta e pulita (clean label), e quindi assolutamente al naturale.
D. Come comunicate il vostro impegno a 360 gradi nella produzione e nel controllo della qualità?
R. Lo facciamo attraverso una strategia omni-channel, con un focus particolare sul digital (sito e canali social). A ciò si aggiungono iniziative speciali: l’ultima in ordine di tempo è la creazione di Sicurella, un personaggio a fumetti che promuove le politiche di sicurezza sul lavoro e, di recente, è stato usato anche per comunicare direttamente con gli addetti al riempimento dei banchi freezer dei supermercati. Sui cartoni dei prodotti, infatti, è disegnato un fumetto che spiega in modo chiaro e simpatico le prassi corrette da tenere per non interrompere la catena del freddo.
D. Gli spinaci in foglia Orogel sono uno prodotto di punta della vostra gamma, connotato – come gli altri – dall’innovazione continua. Quali sono le sue caratteristiche principali?
R. La storia di innovazione dei nostri spinaci va di pari passo con quella dell’azienda. Orogel è una società a base cooperativa, e i nostri soci produttori in Emilia-Romagna e Puglia hanno la possibilità di coltivare gli spinaci in una zona particolarmente vocata. Nel corso degli anni l’innovazione di questo prodotto ha portato Orogel ad ampliare tutta la gamma delle verdure a foglia, includendo anche bieta, cicoria e tipicità come friarielli e cime di rapa. Ma la più importante innovazione arrivò nel 1992 con Cubello, comodi spinaci porzionati in cubetti: da allora Cubello è ancora oggi leader di mercato. Nel 2004, insieme alla bellissima Miss Italia Cristina Chiabotto, abbiamo lanciato Spinaci Fogliabella, solo il cuore del prodotto, senza gambi, surgelato in IQF. L’innovazione è proseguita con il brevettato Cubello Foglia Più che, grazie all’esclusivo processo di produzione, porta in tavola solo le foglie più tenere, delicatamente adagiate una sull’altra e surgelate intatte, senza “stressarle”.
D. Come indicano i vari Rapporti IIAS, in Italia i consumi degli alimenti surgelati hanno registrato negli anni una crescita costante. Tuttavia, i nostri consumi pro capite rimangono lontani da quelli degli altri grandi Paesi europei. Perché?
R. In Italia il consumo pro capite di surgelati si attesta su circa 14 chili all’anno, uno dei dati più bassi in Europa, per non parlare dei 50 chili consumati, ad esempio, negli Stati Uniti. Un dato, peraltro, che ci fa ritenere ci siano ancora ampi margini di miglioramento per il nostro settore. Venendo alle ragioni di ciò, certamente l’Italia rispetto al Nord Europa è una terra ricca di materia prima “fresca”, e il surgelato è stato tradizionalmente considerato un prodotto da usare in casi di “emergenza” per il suo contenuto di servizio. Solo di recente ha iniziato ad essere valorizzato per quello che è: un prodotto ricco di sostanze nutritive (garantite dal processo di surgelazione), versatile, porzionabile e anti-spreco. In Italia, poi, il surgelato deve fare i conti con la discriminante dell’asterisco, che va indicato obbligatoriamente nei menù di ristoranti e pubblici esercizi.
D. Tornando ai vegetali surgelati, molti continuano a pensare erroneamente che il prodotto “fresco” sia migliore di quello surgelato. È possibile dire una parola chiara su questo punto?
R. Noi usiamo dire che i surgelati sono più freschi del fresco, intendendo con ciò che quando scegliamo un prodotto a marchio Orogel, surgelato a pochissime ore dalla sua raccolta, siamo sicuri di mettere in tavola un vegetale che ha mantenuto inalterate le proprie qualità organolettiche e nutrizionali come se fosse stato appena raccolto. Non sempre invece possiamo essere certi della freschezza delle verdure che si trovano nei banchi dell’ortofrutta e, magari, arrivano al consumatore già diversi giorni dopo la loro raccolta.
D. Tornando infine a Orogel, c’è qualche altro punto che tiene sottolineare?
R. Vorrei ricordare che, oltre all’interesse per l’ambiente, per il prodotto e per il consumatore, Orogel mantiene anche l’attenzione verso il territorio e i propri dipendenti, con un sistema di welfare aziendale che ha visto attivare progetti come il social housing, i buoni spesa per i libri scolastici, la creazione di un “passaporto della salute”, la promozione dell’attività sportiva. L’ultimo progetto in ordine di tempo: la creazione di un doposcuola aziendale riservato ai figli dei dipendenti Orogel.