Più volte su questo sito ci siamo soffermati sulle differenze tra alimenti surgelati (industrialmente) e congelati (nel nostro freezer). Una utile e chiara riproposizione di queste differenze è arrivata da Laura Rossi, nutrizionista del CREA, nel corso di una recente puntata di Elisir, lo storico spazio quotidiano dedicato alla medicina di Rai 3.
A questo link è possibile vedere l’intera intervista, disponibile previo abbonamento gratuito su RaiPlay. In particolare, nella prima parte del suo intervento la Professoressa Rossi spiega che:
- la surgelazione industriale salvaguarda al massimo le caratteristiche di un alimento perché questo viene portato in tempi rapidissimi a temperature di -40° C. Proprio la rapidità fa sì che l’acqua all’interno dell’alimento si trasformi in cristalli di ghiaccio piccolissimi, che evitano di romperne la struttura cellulare e, anzi, mantengono intatti il contenuto di nutrienti e il gusto per tutto il tempo di conservazione;
- la congelazione è un sistema di conservazione il cui esempio più comune si trova nel freezer di casa: una cella a bassa temperatura adatta a conservare gli alimenti a -18/20° C. Nel freezer il raffreddamento è molto più lento che in un surgelatore. Per questo, i cristalli di ghiaccio che vengono a formarsi sono molto grandi, possono rompere la struttura interna dell’alimento e rischiano di compromettere, anche sensibilmente, il gusto e le qualità nutrizionali dell’alimento.