Secondo il già citato Rapporto Coop 2019-Consumi e stili di vita degli italiani, gli italiani cercano sempre più prodotti, anche alimentari, compatibili con la salute dell’ambiente. In una parola, sostenibili. I surgelati sono un’ottima risposta a questa domanda.
ITALIANI IN CERCA DELLA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
Nel primo semestre 2019 le vendite dei prodotti alimentari con certificazione associata alla sostenibilità hanno continuato ad aumentare di valore. Ad esempio:
- +21,5% UTZ (thè, caffè e cacao sostenibili)
- +2,8% Friend of the Sea (ittico da pesca e acquacoltura sostenibile)
- +4,6 Bio (prodotti agricoli coltivati senza prodotti chimici o ogm)
Ma la crescente coscienza “green” degli italiani emerge in ogni tipo di consumi:
- tanti sognano un’abitazione eco-sostenibile (55%);
- comprano più spesso vestiti (13% oggi, 28% in futuro) e automobili verdi: sale la domanda di auto ibride (+30%) e soprattutto elettriche (+148%);
- scelgono la cosmesi “verde”: solo nel 2018 sono stati lanciati 13 mila prodotti con claim legati alla sostenibilità.
SURGELATI, I CIBI PIÙ SOSTENIBILI NEL MONDO
Come rileva Nielsen nel suo Sustainable Shoppers Report 2018, a fronte di tanta voglia di ecosostenibilità l’offerta di prodotti “green” è ancora insufficiente.
Ma alcuni settori sono più sostenibili di altri, e fra gli alimentari i surgelati sono in testa:
- 55,2% Cura della casa
- 23,8% GELATI E SURGELATI
- 19,1% Drogheria alimentare
- 15,7% Cura della persona
- 13,2% Bevande
- 10,9% Fresco
- 10,5% Ortofrutta
- 3,9% Carni
UN’OFFERTA SEMPRE PIÙ VASTA
Se i dati appena riferiti riguardano tutto il mondo, in Italia il comparto dei surgelati conferma pienamente l’affermarsi della tendenza “green”. Due esempi, tratti dal mondo dei vegetali e dell’ittico surgelato.
- Nei vegetali oggi l’industria dei surgelati si approvvigiona di materie prime agricole prodotte secondo modalità rispettose dell’ambiente, che stanno progressivamente riducendo l’utilizzo della chimica e lo sfruttamento di risorse naturali sempre più preziose per il pianeta.
- Nell’ittico tutte le aziende di surgelati si rivolgono ad operatori che si attengono a standard ambientali certificati a livello internazionale: accanto al citato Friend of The Sea, va ricordato il Marchio Blu MSC (Marine Stewardship Council), la più importante organizzazione al mondo in tema di pesca sostenibile.
Infine, parlando di sostenibilità dei surgelati, va sottolineata la loro forte azione anti-spreco alimentare, con conseguente risparmio di materie prime come suolo, acqua ed energia e diminuzione dell’inquinamento causato dalla produzione agroalimentare.
Secondo il Progetto “Reduce” (Ministero dell’Ambiente, 2017), i surgelati sono fra i cibi meno sprecati in assoluto, con appena il 2,5%, mentre i prodotti a breve scadenza possono arrivare al 63%. Questo perché i surgelati ci consentono di controllare porzioni e quantità, di portare in tavola solo quanto realmente mangiamo e di rimettere in freezer la parte che non ci serve per consumarla in seguito.