Veloce. Salutare. Sostenibile. E conveniente, cioè con il più alto rapporto possibile fra qualità e prezzo. È questo il cibo che sempre più stanno cercando, e acquistando, gli italiani.
Lo afferma il Rapporto Coop 2019-Consumi e stili di vita degli italiani, la cui anteprima digitale è stata presentata l’11 settembre scorso.
Un documento che ogni anno fotografa le nuove tendenze degli italiani in tutti gli aspetti della vita quotidiana, dall’economia al lavoro, dal tempo libero ai consumi, alimentari e non.
Ancora una volta, i surgelati rispondono pienamente ai “nuovi trend del cibo”, che rimangono lo specchio più fedele di ciò che vogliamo, dei nostri pensieri e delle nostre aspirazioni: gli stessi italiani, interrogati sui fattori più importanti per il proprio benessere, mettono al primo posto il cibo di qualità (71%) seguito, ma a distanza, da avere una casa di proprietà (52%), fare sport (50%) e andare in vacanza/viaggio (43%).
Ecco come e perché gli alimenti surgelati sposano i nuovi trend del cibo.
2019, FUGA DAI FORNELLI
Gli italiani mangiano sempre di più fuori casa e, anche quando consumano i pasti dentro le mura domestiche, dedicano sempre meno tempo alla cucina.
SEMPRE PIÙ FUORI CASA. Nel 2008, su una spesa alimentare complessiva di 249 milioni di euro, i nostri consumi di cibo in casa erano pari a 167,5 miliardi (67,3%) quelli fuori casa a 81,5 miliardi (32,7%).
Dieci anni dopo (2018), i consumi alimentari totali sono scesi a 234 miliardi di euro (-6%), a conferma che nel nostro Paese gli effetti della crisi economica post 2007 non sono stati ancora riassorbiti. E i consumi alimentari domestici sono calati a 149,7 miliardi (-7,1% sul 2008) pari al 64% del totale, mentre quelli extradomestici sono saliti a 84,3 (+3,4%), pari al 36%.
SEMPRE MENO IN CUCINA. Anche quando mangiano a casa, gli italiani preferiscono sempre meno cucinare: in vent’anni (1998-2018) è quasi dimezzato il tempo medio passato in cucina, da 60 a 37 minuti al giorno. C’è di più:
- 1 italiano su 4 (26%) si fa consegnare il cibo a domicilio (Food Delivery). Il 7% lo ordina da web e app, il 19% al telefono;
- cresce il ruolo del take away. Oggi si contano 39.500 pizzerie al taglio e take away, di cui quasi 5.700 (+16,8%) aperte negli ultimi cinque anni.
SURGELATI, PIÙ QUALITÀ IN MENO TEMPO
CRESCONO I SURGELATI FUORI CASA. Come si legge nel Rapporto 2018 sui consumi dei prodotti surgelati in Italia, fra il 2015 e il 2018 i consumi di surgelati nel canale Catering hanno registrato un aumento a volume (+3%) quasi doppio rispetto ai consumi complessivi (+1,7%), e oggi rappresentano il 37,6% del totale.
Siamo ancora lontani dalla Germania, dove nei surgelati la proporzione fra Catering e Retail è di 1 a 1. Ma la forbice tra fuori casa e domestici si sta restringendo.
PRONTI IN POCO TEMPO E DI OTTIMA QUALITÀ. La velocità di preparazione è stata uno dei fattori che hanno decretato l’affermarsi della moderna industria dei surgelati. Ma da sola la velocità/comodità non basta: il consumatore moderno dal cibo pretende la qualità e il servizio. E gli italiani, come abbiamo visto, fanno del cibo di qualità il primo fattore del proprio benessere.
I surgelati offrono qualità e servizio eccellenti: sono buoni, sicuri, proposti in una gamma sempre più ampia, disponibili tutto l’anno, trasparenti e completi nelle informazioni presenti sulla confezione.
A proposito di servizio, uno dei settori più dinamici del comparto è il porta a porta, ovvero il surgelato portato direttamente a casa. Servizio e qualità uniti insieme dal collante più efficace di qualsiasi relazione umana: la fiducia.