In tema di consumi alimentari, il “proteico”, e in generale il “salutare”, è l’ultimo trend nella spesa degli italiani. E la ricerca della salute è pienamente in linea con l’offerta dei cibi surgelati.
In realtà, come si legge nel Rapporto 2018 sui consumi dei prodotti surgelati in Italia, la tendenza salutista nei consumi alimentari è un fenomeno ampio e consolidato, che prosegue anche nel 2019. La novità che caratterizza il primo semestre dell’anno è il ritorno della carne (+3,9% a valore), e dunque delle proteine, che si affianca all’incremento del consumo di fibre. Continua invece la diminuzione di grassi e carboidrati.
Più articolato il discorso sui cosiddetti “cibi senza” (senza glutine, zuccheri aggiunti, grassi idrogenati, coloranti ecc.), una delle tendenze di maggior successo degli ultimi anni: secondo i dati diffusi dall’Osservatorio Immagino, nel 2018 le loro vendite hanno registrato un debole +0,1% rispetto al +2,3% del 2017. Ma continuano ad essere una parte importante dei prodotti presenti sugli scaffali dei supermercati: 11.900, pari a oltre un quarto (27%) delle 64.800 referenze analizzate dall’Osservatorio.
Un risultato confermato dal già citato Rapporto Coop 2019-Consumi e stili di vita degli italiani. Questi infatti dichiarano che, quando pensano a cibi benefici per la salute, hanno in mente soprattutto i cibi free from:
44% cibi free from e per chi soffre di intolleranze alimentari;
35% cibi “naturalmente ricchi di” o “arricchiti con”;
21% cibi che fanno bene (probiotici, anticolesterolo ecc.).
SURGELATI ALLEATI DELLA NOSTRA SALUTE
I surgelati sono alleati della nostra salute, prima di tutto, perché offrono il massimo della sicurezza alimentare:
- la surgelazione industriale è, grazie alla catena del freddo, il modo migliore di conservare – fino alla data di scadenza – sia i nutrienti (vitamine, proteine, fibre…) sia la struttura e il gusto degli alimenti, inclusi quelli indicati dai nutrizionisti come i più in linea con un corretto regime dietetico;• la sicurezza sanitaria dei surgelati è garantita da un’attenta regolamentazione (Decreto Legislativo n. 110 del 27 gennaio 1992 e successive modifiche);
- i controlli cominciano dalle materie prime, che devono essere sane e in buono stato di conservazione e non contenere residui o contaminanti rilevanti per la sicurezza;
- i produttori controllano sia l’origine sia l’intero processo di produzione di ogni surgelato.
SURGELATI ATTENTI ALLE RICHIESTE SALUTISTICHE
Grazie alla capacità d’innovazione continua, negli anni i surgelati hanno ampliato l’offerta per rispondere alle crescenti richieste salutistiche del consumatore italiano. Un esempio per tutti i prodotti senza glutine (gluten free), originariamente pensati per chi soffre di celiachia (600 mila italiani, secondo le stime) ma oggi consumati nel nostro Paese da un ben più ampio numero di persone (6 milioni).
Basta cercare sul web le offerte delle aziende di surgelati italiane (non solo delle top player del mercato) e subito si scoprono decine di proposte dedicate a chi soffre di intolleranza al glutine. Fra queste:
- primi piatti (passati e cremose di verdura, minestroni, tortellini al ragù, zuppa di ceci e lenticchie);
- secondi piatti (pollo alla diavola, bastoncini di pesce, burger di merluzzo o salmone);
- contorni (patate fritte o al forno, polpette vegetali, melanzane o zucchine grigliate);
- per la ristorazione (legumi e risi con semi di girasole, patate pre-fritte, brodo in gocce).
Infine, secondo le indagini di mercato, quando deve acquistare un prodotto alimentare, la stragrande maggioranza degli italiani (94%) ritiene importante il grado di trasparenza e correttezza dell’etichettatura.
Anche in questo i surgelati sono all’avanguardia: la loro confezione (che, ricordiamo, è obbligatoria a differenza di prodotti simili come i congelati) non solo protegge il prodotto ma, grazie all’etichetta, dà numerose informazioni sul contenuto nutrizionale del prodotto e indicazioni utilissime per compiere scelte alimentari consapevoli.